Possiamo innanzitutto affermare che la scrittura è un linguaggio simbolico, nel senso che manda dei messaggi che possono essere interpretati, e questo grazie alla Grafologia.

 

Nel momento in cui ci apprestiamo a scrivere, ed abbiamo davanti un foglio bianco, collochiamo la nostra grafia sul foglio, così come facciamo all’interno dell’ambiente in cui agiamo.

Attraverso le innervazioni della mano, esercitiamo una pressione sul foglio, così come facciamo sugli altri e sull’ambiente.

Il tracciato grafico prende forma e notiamo che questo prosegue in modo rettilineo, oppure tende verso l’alto, o ancora,  scivola verso il bordo inferiore del foglio. Le parole sono distanziate, oppure ravvicinate, ed anche le singole lettere tra loro.

 

Questi sono solo alcuni dei segnali che ci danno la possibilità di eseguire il Test di Scrittura che ci permetterà di avvicinarci al mondo della Grafologia.

 

Il simbolismo spaziale

 

Dicevamo che il foglio bianco su cui verghiamo la nostra grafia, rappresenta l’ambiente in cui siamo immersi e in cui intratteniamo i rapporti con gli altri.

 

Per sommi capi si può dire che la zona posta a sinistra del foglio rappresenta il passato e tutto ciò che è ancestrale. Infatti nella cultura occidentale è proprio a sinistra che comincia il rigo, è cioè l’inizio, l’origine del corso delle azioni.

 

La zona a destra del foglio rappresenta il futuro, l’ambiente a cui andiamo incontro, la meta e, come dice Evi Crotti nel suo “Test di Scrittura”, “La destrasoprattutto è spinta evolutiva che nasce dall’esperienza interpersonale per arrivare a quella sociale e collettiva”.

La zona a destra del foglio è quella che dobbiamo raggiungere usando i nostri mezzi per affrontare gli imprevisti che si presentano man mano, ad esempio l’attrito provocato dalla penna sul foglio che ci impegna ad esercitare una pressione per vincerlo.

 

Oltre alla dimensione orizzontale, esiste anche quella verticale.

L’alto rappresenta la zona degli ideali, la spiritualità, tutto ciò che non è materiale, rappresenta simbolicamente il Super Io.

Il basso contiene tutto ciò che è corporeo, il concreto, rappresenta simbolicamente l’Es, l’inconscio. Nel basso risiedono le pulsioni sessuali, gli interessi materiali ed economici.

Il centro rappresenta l’Io, il presente, la coscienza, la capacità di raccogliere i dati e mediare tra Super Io ed Es.

 

Il simbolismo spaziale ha significato sia per la collocazione della grafia sul foglio, sia per le singole lettere di uno scritto.

 

Gli Allunghi

 

L’allungo è quella parte della lettera  che sopravanza il corpo della lettera stessa.

Gli allunghi superiori sono presenti nelle d, h, l, t. La lettera f non la prendiamo in considerazione. Gli allunghi inferiori compaiono nelle lettere g, p, q.

 

Abbiamo parlato della zona superiore associandola agli ideali. Quando l’estensione verso l’alto  e verso il basso degli allunghi delle lettere è pari a due volte l’altezza media dell’occhiello, abbiamo la misura media. Intendiamo per occhiello la parte centrale delle lettere a, d, g, o, q.

Si hanno in questo caso gli allunghi equilibrati. Esiste quindi un equilibrio dei due poli tra i quali scorre l’energia. Lo scrivente ben si adatta nell’ambiente in cui è inserito. L’Io ha la capacità di controllare gli impulsi e di metterli a confronto con il Super Io. Naturalmente non basta questo segno per parlare di  “armonia della scrittura”, in quanto questa capacità rimane nel potenziale se non è supportata da un contesto armonico generale.

 

SI hanno gli allunghi inferiori eccedenti, quando questi sono superiori alla misura suddetta. Prevale in questo caso il mondo delle pulsioni, dell’istinto. Il bisogno di risultati immediati indebolisce il controllo dell’Io. Lo scrivente punta la sua attenzione sulle questioni materiali. Ha senso pratico ed economico. E’ realista.

 

Gli allunghi superiori eccedenti sono indice di attenzione verso le questioni immateriali, ideali ed astratte. L’equilibrio tra realtà interna ed esterna è messo in crisi dalla dominanza di quest’ultima. E’ esigente nei confronti degli altri, ma anche di sé stesso.

 

Quando sono eccedenti sia gli allunghi superiori, sia gli allunghi inferiori, siamo di fronte ad un conflitto. L’Io viene strappato dal bisogno di risultati immediati da un lato, e da un Super Io che esercita fortemente la sua pressione, dall’altro.

 

Quando gli allunghi non raggiungono un’estensione pari a due occhielli medi, si hanno gli allunghi rattrappiti.

Nel caso in cui gli allunghi rattrappiti sono sia superiori che inferiori. In questo caso prevale l’Io e quindi la zona orizzontale, quella legata alla relazione. Mancano le spinte istintive e ideative che hanno il compito di arricchire la personalità.

 

 

 Ecco alcuni esempi di allunghi:



Allunghi Superiori ( lettera “t”) e Inferiori (lettera “p”) rattrappiti



Allunghi Superiori (lettera “l”) e Inferiori (lettera “p”) eccedenti



Allunghi Superiori (lettera “l” e lettera “t”) eccedenti
 

 


I N D I C E